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L'Intervista 

ROBERT FLAVIO PALTRINIERI è il Ceo della nuova compagnia aerea AviaRoma. Imprenditore vulcanico di successo e grande visionario, si racconta, al nostro giornale, con le sue parole, dipingendo un ritratto sincero e personale di un uomo che farà parlare di se e che ama l'Italia con tutto il suo cuore:

"Ho formazione universitaria estera in materie economiche e giuridiche. Da sempre mi sono occupato di crisis management, perché anche con le mani adoro tentare di aggiustare le cose che non funzionano più. Ho comprato e mi sono occupato di oltre 500 società nella mia vita, ottenendo successi ma anche salutari bagni di sangue. Sono esperto di materia finanziaria sia in tema di società quotate che di strumenti finanziari di investimento come Mtn e Bond quotati, comprendendone le dinamiche. Parlo, non bene come vorrei, 5 lingue e ne sto studiando con la fatica della mia eta’ una sesta. Ho intrapreso affari in tutti e cinque continenti del mondo, andando a scoprire paesi, soprattutto in Africa e Sud e Centro America, che a quel tempo non avevano dinamiche di business nel mondo occidentale.

Sono una fervente repubbicano ed un liberale anche se credo che i democratici e le sinistre sane in genere siano utilissime e migliori quando si occupano di welfare.

Credo che il mondo dovrebbe nutrirsi smettendo di uccidere animali ed è per questo che ho accettato i rischi per ora ben pagati dell’investimento su carne coltivata.

Credo nella visione e so che ogni cosa si può migliorare.

Sono sposato da 17 anni con mia moglie e non ho figli.

Mi occupo anche di produzioni musicali con Appaloosa music soprattutto blues, jazz, soul e country music.

Ho corso in automobile, adoro il motorsport e la vela.

Naturalmente amo alla follia l’aviazione.

Ho presentato 3 piani di salvataggio Alitalia in 3 epoche diverse e sono sempre stato ignorato ed oggi posso dire che quanto propone Lufthansa è sinistramente simile a quello che c’era nel mio ultimo piano del 2019.

ho tanti gatti che sono parte della mia famiglia mi danno equilibrio ed osservando loro  imparo moltissimo.

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INTERVISTA ESCLUSIVA A

ROBERT FLAVIO PALTRINIERI

       

        UN SOGNO CHE METTE LE ALI

Il Ceo di AviaRoma ci parla dei progetti, delle rotte e del lancio della nuova compagnia aerea. Le invidie, le difficoltà e la perseveranza per raggiungere gli obiettivi.

Il dottor Robert Flavio Paltrinieri non è solo un imprenditore di successo, è soprattutto un uomo che ama il suo paese e "soffre" dei mali che affliggono l'Italia: la burocrazia, la classe politica lontana dai bisogni dei cittadini, il mancato riconoscimento dei meriti delle tante menti geniali che la storia ha riconosciuto al nostro paese e che, purtroppo, sono dovuti andare all'estero. Il Ceo di AviaRoma incarna l'italianità, l'orgoglio di un popolo di navigatori e Santi, amato ed odiato. Molti lo temono, tanti lo invidiano. Leggere l'intervista che ci ha concesso è un arricchimento per tutti.

 

Dopo lo storico lancio di AviaRoma, quali sono le sue sensazioni e gli obiettivi? A chi dedica questa nuova avventura imprenditoriale?

“L’obiettivo è quello di fare bene le cose, senza farci prendere dall’ansia da prestazione. Abbiamo mille cose da fare fino al momento del primo volo e nel frattempo dobbiamo continuare a difenderci dai continui esempi di cecità del sistema industriale ed informativo italiano. La nostra è una impresa innovativa con persone che ci hanno dedicato la vita ed altri che si giocano quotidianamente i delicati equilibri fra famiglia e dedizione al lavoro. Leggere certe stupidaggini e peggio offese ed epiteti su i cosiddetti siti specializzati fa davvero arrabbiare ma ci riempie di quella giusta “incazzatura” per amplificare gli sforzi. Dedico questa data e questo passo a mia moglie, che adoro e che ha avuto problemi di salute che abbiamo come sempre superato insieme. Lo dedico anche a chi ha buone idee e nasce in Italia, e deve ogni giorno lottare con un paese che non riesce a liberarsi da questo debole ed insensato perbenismo di facciata. Le persone perbene come sedicenti robot hanno distrutto il tessuto innovativo di questo paese, bisogna essere un pò folli ed anche consapevolmente ribelli per cambiare le cose. Se ce la faremo saremo felici ma io sono fiero del mio staff solo perché ci stiamo provando ed avanziamo nonostante tutto”.

 

Quando sarà scaricabile l'App., il vero cuore della compagnia, e quando inizierà l'operatività dei voli?

“L’App dovrebbe essere stabile in qualche mese. Ci sono sviluppatori che se ne occupano, è talmente incredibile come potenzialità che ogni giorno aggiungiamo un tassello e miglioriamo un servizio. Crediamo però che essere proprietari sia del software che del team di sviluppo aiuti la velocità di implementazione. Il cuore dell’App è l’Erp che è costato 14 milioni di euro ed è davvero straordinariamente funzionale e molto efficiente. Quello è pronto ma l’App è un problema di interfaccia grafica e semplificazione per l’utente perché la vogliamo semplice intuitiva e davvero utile”.

 

Ci può indicare qualche rotta?

“Anche qui sono stato frainteso e quindi per favore mi faccia specificare.Come ormai è chiaro noi abbiamo 4 segmenti. Quando parlo di micro raggio mi prendono in giro, non che me ne importi molto ma questo distrae dal comprendere. Le rotte. Bisogna capire cosa globalmente vogliamo fare. La infrastruttura serve a fare muovere la gente straniera verso l’Italia e gli italiani, soprattutto i produttori di beni e servizi, verso nuovi paesi e verso nuove opportunità di crescita. Per cui il micro raggio piano piano andrà a servire i piccoli aeroporti, quindi Padova-Roma urbe, Aosta-Roma urbe e Fiumicino, Roma-Scalea, Roma-Matera (pista Mattei), Albenga, ecc. ecc. Questo perché parliamo di territori straordinari, pieni di imprese e punti di interesse che spesso sono scollegati completamente con il tessuto connettivo del viaggiatore. Il corto raggio prevede inizialmente due basi. Roma verso Crotone, verso Foggia, Pontecagnano (Aeroporto della costa amalfitana), Roma verso Rimini, Roma-Genova ed alcune tratte su Rimini. Ovviamente questo non comprende l’estate dove è nostra intenzione metterci a disposizione dell’Italia insulare come Pantelleria e Lampedusa, e la riattivazione di voli verso gli aeroporti centrali della Sardegna, Arbatax ed Oristano, con una profonda attenzione al potenziamento di Alghero.

Poi il medio raggio, con sviluppi verso balcani, Albania, Serbia, Montenegro e poi Uzbekistan, Azerbaijan, Tajikistan e Georgia. Poi il mediterraneo Nord africano che aprirà le rotte verso alcune destinazioni del Marocco, Tunisia, una destinazione in Algeria, Libia ed Egitto, credo anche Beirut, o stiamo valutando. il Middle east meno conosciuto Bahrain e Oman. In un secondo momento con l’introduzione dei primi A321 andremo nell’Africa Sub-sahariana dove abbiamo, come gruppo, diversi interessi e dove conosciamo perfettamente il territorio. A dicembre, se inizieremo a volare in estate, speriamo, inseriremo il primo quadrimotore A340 per destinazioni in usa (Baltimora e Philadelphia) Cuba, Messico e qualche prima destinazione nell’Africa meridionale come Cape Town e Antananarivo. Posso per ora dirle questo, e posso dirle che crediamo molto e ne abbiamo già parlato con l’aeroporto, in voli a lungo raggio da Rimini. Programma del 2024”.

 

Ci spiega meglio la vostra filosofia di dipendente-agente? Avrà comunque una retribuzione di base?

“Certamente saranno dipendenti con il contratto nazionale applicato con la miglioria di essere agganciato automaticamente all’inflazione percepita. Ma noi vogliamo pagare di più i dipendenti, fidelizzarli. Ogni volo ha un suo fatturato (parlo di ogni ciclo…per usare un termine tecnico). Noi eroghiamo tantissimi servizi che l’App riesce a intelleggere in tempo reale. Il nostro dipendente in volo e non, deve essere un promotore di questi servizi ed è giusto che ne percepisca i vantaggi. Questa e’ la filosofia di base”.

 

Come giudica il comportamento di parte della stampa, che non sta dando il giusto risalto a questa iniziativa? Secondo lei per quale motivo?

“Noi facciamo una paura fottuta a certa stampa. intanto perché siamo fieramente outsider e ci stiamo bene in questo campo di battitori liberi. E poi perché diciamo quello che pensiamo, lo diciamo mettendoci la faccia e questo a certa stampa di sistema non piace proprio. Noi abbiamo idee e non ci piace chi interpreta e piega il nostro pensiero. Ce ne prendiamo la responsabilità’ ma chi ne fa una questione di retroscena o di critiche aporetiche non ci piace e non ci interessa granché cosa pensa di noi. Il motivo è questo, ci mettiamo i fatti, se saremo bravi non interesserà a nessuno, se saremo non bravi chiunque, senza passare da giornalisti sedicenti cronisti, potrà esprimere le proprie critiche. Tutto qui, ma non ce ne facciamo certo un cruccio, in sostanza non ce ne frega nulla, crediamo nella stampa moderna come il vostro giornale che fa parte di coloro che non temono, anzi spingono il cambiamento”.

 

Tramite quale forma pubblicitaria vi farete conoscere, raggiungendo l'utente finale? Avete in mente qualche testimonial famoso, e se  si, quale?

“Dunque adesso stiamo contando i soldi, mi passi questa battuta, e capiremo presto che genere di lancio pubblicitario potremmo fare. Senza dubbio la nostra struttura marketing si sta occupando della campagna social che sarà robusta, per il testimonial a me (ne devo parlare con il marketing) piacerebbe ospitare solo grandi persone che hanno sovvertito i pronostici. Abbiamo alcune idee ma non abbiamo ancora contattato le persone, quindi per un ovvio senso di educazione non posso farle dei nomi, perché sarebbero, da certa stampa, immediatamente associati a loro insaputa. Certamente avremo nei nostri spot diverse citazioni dei geni italiani del passato, che io sento come ispiratori costanti, senza avere nessuna pretesa di esserne associato. Solo ispirato..poi mi creda ed e’ virgolettato, in un paese che santifica come geni persone come Prodi, Draghi e Monti, chiunque in strada potrebbe essere Galileo Galilei”.

 

Ultima domanda è un'auto domanda: che domanda vorrebbe le fosse posta e che cosa risponderebbe?

“Tu che sei di doppia cittadinanza, ami l’Italia? Si la amo davvero e so che é il miglior paese del mondo, fatto di persone straordinarie che sono troppo indaffarate per sorvegliare chi intanto governando li ha spinti in questo baratro di normalità di serie B.  L’italia è la serie A, e non ci sono altre nazioni nella stessa classifica. Si tratta solo con fatica di convincere le persone a cominciare a ricrederci”.

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